
Una vitrea noia brulicante di effetti sinuosi.
Questa è la situazione in cui sono costretto a vagare.
Vorrei essere quell'aereo
che ora stà lacerando il cielo,
vorrei essere l'uccello,
che sfugge alle difficoltà
spiccando il volo.
Semplicità.
non voglio più essere costretto a vedere questo scempio.
Vedo merda colare
dalle vostre teste,
vedo merda colare
dalle vostre narici,
la vostra bocca,
si apre,
vedo merda che cola
e cade al suolo.
Solo merda che cola sulle nostre teste.
IO.
Sono.
Stretto tra una morsa
di sconfitte e inettitudine,
le mie notti si animano
di tragiche ammissioni
di colpevolezza
-AMMETTILO! AMMETTILO!-
Inetto alla vita,
inetto alla fuga,
inetto alle futili inutilità.
La vita.
Una puttana,
pelliccia;trucco pesante e tacchi a spillo,
siede su una cassetta di plastica e cartone
-vieni con me,assopirò la tua rabbia con la mia carne-
prendersela con chi in fondo?
Non è colpa tua...
ogni uomo,
a suo modo,
è una puttana,
vendiamo noi stessi
e i nostri ideali
per un pò di carta da parati.
Quanta merda cola sulle nostre teste...
sento il suo odore,
le mie meningi
esplodono in un furore
di luoghi e immagini
da cui mai vorrei separarmi.
Da cui mai....
Ora,
più nessuno ascolterà.
Il mio lamento.
Voglio essere baciata
anche da morta,
una luce calda,
gracili raggi solari,
rassicurano terre rese fragili dal tempo.
Mai concederò le mie paure
alla viltà di grazie
assopite;
risucchiate;
smembrate;
scucite.
Solo merda che cola sulle nostre teste,
ciò che non mi fortifica
mi uccide,
addio caro Friedrich,
il tuo tempo è ormai passato.